Gran Turismo endurance: epiche gare di resistenza

Le vetture Gran Turismo sono versioni da gara di auto di serie. Nella categoria endurance sono utilizzate per competizioni che si svolgono su circuiti di grande distanza e con tempi di percorrenza molto elevati. Le gare Gran Turismo endurance sono le eredi dell’automobilismo eroico del ventesimo secolo, in cui ai piloti è richiesta grande resistenza e concentrazione.

Endurance: le gare di grande distanza e tempi elevati

Nel mondo dell’automobilismo, con il termine endurance si indicano tutte le competizioni che si svolgono su circuiti di grande distanza e tempi di percorrenza elevati. Storicamente, le gare endurance si suddividevano in due categorie: le corse su strada che si disputavano su strade normalmente aperte al traffico (e trasformate per l’occasione in circuiti) e le corse di durata che si svolgevano invece all’interno di un autodromo in cui erano predisposte tutte le misure di sicurezza per i piloti e per il pubblico.

Mentre le corse su strada oggi non sono più disputate e hanno lasciato posto al rally, le corse di durata invece, continuano ad essere un importante categoria. Ancora oggi, la 24 ore di Le Mans, che si svolge a giugno in Francia, è sicuramente la gara di durata più importante e conosciuta a livello mondiale.

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Gran Turismo endurance: versioni da gara di auto di serie

All’interno del mondo endurance, nel 1999 ha debuttato la serie Gran Turismo (GT) a cui partecipano vetture che sono pensate, progettate e costruite in serie limitata per l’uso stradale, ma poi appositamente e specificatamente elaborate e modificate per le gare. In altre parole, le vetture Gran Turismo sono versioni da gara di auto di serie.

Anche se hanno una copertura mediatica nettamente inferiore rispetto alla Formula 1, le competizioni Gran Turismo endurance sono molto interessanti e possono essere considerate le eredi di quell’automobilismo eroico e un po' spericolato che ha caratterizzato il ventesimo secolo. Oltre alla 24 ore di Le Mans, una delle competizioni più ricche di storie che appartiene a questa categoria e affonda letteralmente le radici negli albori dell’automobilismo epico di resistenza, altre gare importanti di Gran Turismo Endurance sono sicuramente la 24 ore di Nürburgring, la 1000 miglia di Sebring e la 1000 km di Bathurst. Molto suggestiva è anche la 500 miglia di Indianapolis, la corsa più conosciuta oltreoceano, in cui per quasi tre ore un solo pilota sfreccia a una velocità media di 300 chilometri orari su un circuito ovale.

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Resistenza e concentrazione: i piloti di endurance 

Nelle competizioni di queste caratteristiche, le qualità più importanti dei piloti sono senza dubbio resistenza e concentrazione. Per capirci, in una gara di 24 ore, il team è composto da tre persone e un singolo pilota può arrivare anche a dover affrontare ben 10 ore di guida totali.

In determinare situazioni, è fondamentale mantenere durante tutta la gara un ritmo costante, ma elevato, senza commettere errori a causa della stanchezza o della fatica. In questo senso, l’efficienza mentale è un aspetto determinante nei piloti endurance, che si allenano attraverso lunghissime sessioni di guida con i simulatori, ma anche praticando yoga, tecniche di rilassamento e altre attività alternative come suonare uno strumento musicale. Poiché le braccia, le gambe e il collo devono gestire lo sforzo di frenate, accelerazioni e cambi di direzione, è fondamentale anche la forza specifica, che si allena con precisi esercizi in palestra. La rapidità dei riflessi si allena invece con attività apposite, per esempio utilizzando tabelloni luminosi con pulsanti che si spengono e accendono o con il salto della corda. Esse sono finalizzate ad aumentare la capacità di reazione, soprattutto in situazioni di elevato stress e stanchezza, come nei giri finali di una lunga competizione.

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