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Andrea Gilardi è stato il primo pilota nella Storia a vincere consecutivamente due titoli mondiali kart juniores, battendo piloti come Michael Schumacher, Allan Mc Nish, Mika Hakkinen. Oggi, è uno dei membri della giuria per le selezioni di GT Talent. Gli abbiamo chiesto come vede il Motorsport attaule e come si trova nel ruolo di giudice selezionatore.
Classe 1969, nato ad Alessandria, Andrea Gilardi è “semplicemente” il primo pilota a conquistare due titoli mondiali consecutivi kart juniores. Per capirci, mise dietro di lui piloti del calibro di Michael Schumacher e Mika Hakkinen, dimostrando un talento al volante veramente sopraffino.
Poi, però, il grande salto alla Formula 1 e agli altissimi livelli del Motorsport professionale non arrivò – come ha spiegato in diverse interviste lui stesso - soprattutto per vicissitudini personali e per la mancanza di risorse economiche, che sono fondamentali nella carriera di un giovane pilota.
Proprio per questa ragione, la sua partecipazione come giudice alle selezioni GT Talent My Dream Race, che dà a tantissimi aspiranti piloti la possibilità di mettere in mostra le proprie qualità e conquistare la partecipazione a una gara ufficiale di Coppa Italia GT, ha un valore veramente speciale.
In questa breve intervista, chiediamo ad Andrea cosa vuol dire fare da giudice per Gt Talent e come vede il motorsport di oggi.
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È una bella responsabilità giudicare ragazzi che potrebbero trasformare il loro sogno in realtà. Detto ciò, ovviamente è anche una bella sensazione, che dà soddisfazione…
Senz’altro è stato molto bello vedere persone che aldilà del risultato hanno concluso le prove con il sorriso, viceversa non mi sono piaciuti i pochissimi senza il sorriso.
Il tracciato di Vallelunga è tecnicamente completo, per questa ragione le differenze saranno importanti tra chi davvero si merita il sedile e chi no.
A costo di apparire un velo presuntuoso, in quei due Campionati Michael non fu l’unico; ad essere battuti furono anche Allan Mc Nish, Mika Hakkinen, Yvan Muller, Paul Tracy, Christian Fittipaldi, Gianni Morbidelli, Roberto Colciago, Giovanni Bonanno, Emanuele Naspetti e moltissimi altri super giovani piloti.
La Formula 1 di oggi è senz’altro uno spettacolo straordinariamente ben organizzato, e la tecnologia è a livelli sofisticatissimi. Mi piace e la guardo spesso insieme a mio figlio che, pur facendo altri sport, apprezza moltissimo le gare! Devo però dire che il fascino dei Gran premi dell’epoca era maggiore, forse anche per l’alto rischio che correvano i piloti ogni volta che salivano in auto
Di prepararsi bene fisicamente e a livello tecnico e di essere sempre modesto. In particolar modo, gli consiglio di diventare bravissimo a trovare aiuti economici per poter trasformare una passione in professione. Non bisogna mai dimenticare che nel motorsport vige una regola: No money no race. Ma fortunatamente in questo caso ci pensa GT Talent!
05 Ottobre 2021