Tra i piloti più amati di sempre dal pubblico, Valentino Rossi si è trasformato con il tempo in una vera e propria icona globale rappresentata dal numero 46 giallo e dal soprannome “The Doctor”. Oltre che per essere un fenomeno alla guida, il pilota di Tavullia è apprezzato anche per il suo carattere schietto, estroverso e stravagante. Una specie di mago dei motori che nella sua carriera ha tirato fuori numeri veramente pazzeschi.
A Valencia, l’ultima gara di Valentino Rossi (h2)
A Valencia, domenica prossima, 14 novembre, Valentino Rossi correrà la sua ultima gara MotoGp. Siamo di fronte a uno di quegli avvenimenti storici che per tutti gli amanti dello sport segnano la fine di un’era. Vale, The Doctor, con i suoi nove titoli mondiali conquistati è infatti a pieno titolo uno dei più grandi protagonisti di sempre del mondo delle due ruote.
Nato il 19 febbraio del 1979, il quarantaduenne di Urbino cresciuto a Tavullia è l’unico pilota nella Storia ad aver vinto il titolo in ben 4 classi differenti, 125, 250, 500 e MotoGP. La sua straordinaria popolarità e l’affetto che lo circondano (non solamente nel mondo dei motori) non hanno comunque a che vedere solamente coi titoli conquistati, ma sono dovuti anche al carattere estroverso, alla simpatia e alla spettacolarità dello stile di guida.
Sono passati oramai venti anni dal suo debutto nei 500 al motomondiale del 2000, con la Honda sponsorizzata Nastro Azzurro, moto con cui ha letteralmente fatto impazzire il pubblico in tutto il mondo e con cui ha fatto poi il salto al MotoGp nel 2003, con i nuovi regolamenti caratterizzati dalla rivoluzione tecnica dei motori a quattro tempi da 990 cm³. Due decenni di successi e grandi sfide sportive superate, ma anche di aneddoti e curiosità che accompagneranno per sempre la figura di Vale, così come il suo 46 giallo, oramai un vero e proprio marchio di fabbrica che è diventata un’icona a livello globale.
Intervista a Emanuele Morganti, vincitore di Gt Talent.
7 curiosità sulla carriera e sul carattere stravagante di Valentino Rossi
- Il Dottore. Il famosissimo soprannome gli è stato affibbiato nel corso degli anni da ingegneri e addetti per la sua incredibile capacità di individuare e risolvere i problemi tecnici durante i check up della moto. Curiosamente, però, Valentino Rossi dottore ci è diventato veramente qualche anno fa. Nel 2005, l’Università di Urbino gli ha conferito la Laurea Honoris Causa in Comunicazione e pubblicità delle organizzazioni.
- Valentino non ha mai voluto cambiare il numero 46, nemmeno quando, in seguito alla conquista del primo MotoGp, avrebbe potuto scegliere il numero 1. Perché? Era il numero con cui gareggiava il suo più grande idolo, non solo a livello sportivo, cioè il papà Graziano che gli ha trasmesso la grande passione per la moto.
- L’icona globale di Valentino si basa anche su una cura quasi maniacale per l’estetica del pilota. Il grafico romagnolo Aldo Drudi ha disegnato in maniera accurata per il pilota non solamente i caschi, ma anche gli accessori e gli adesivi. Anche Aldo Drudi è un’eredità di papà Graziano, che indossava i caschi disegnati dal grafico in tempi in cui non si era assolutamente abituati a vedere un design così innovativo in pista.
- La passione per l’Inter. Valentino Rossi è un grande tifoso nerazzurro; nel 2006, dopo la vittoria italiana ai mondiali si è presentato sul podio del Gp in Germania con la maglia del suo grande amico e difensore della nazionale Marco Materazzi. Il suo più grande idolo calcistico è “il fenomeno” Ronaldo Nazario da Lima.
- Un’altra passione (ma un po' meno fortunata) di Vale è quella per il sonno. The Doctor non ha mai fatto mistero della sua incapacità di alzarsi presto la mattina, che gli è costata tantissimi ritardi in appuntamenti anche importanti. Insomma, dormire è sempre stata una priorità per il numero 46 più conosciuto al mondo.
- Lo Sky Racing Team Vr 46. Nella sua cittadina di Tavullia, Rossi ha costruito a una grande struttura per allenarsi, 1600 metri di pista sterrata, conosciuta come Il Ranch, in cui si allena con gli amici e con i giovani piloti della sua scuola che ha fondato in collaborazione con Sky sport.
- L’amore per le 4 ruote. Valentino non solo è innamorato delle automobili, ma è un grande pilota anche quando lascia il manubrio per prendere un volante. Così tanto che nel 2005/2006 si è seriamente rischiato di averlo in Formula 1. Sarebbe stato sicuramente un risvolto interessantissimo della sua carriera. Non è andata così, ma Valentino ha comunque collezionato tre presenze nei Rally, due in Gran Bretagna e uno in Australia.
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